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Design Thinking: il problem solving nei team multidisciplinari

Francesca Secci
Copywriter

2 marzo 2020

Il Design Thinking è un approccio alla progettazione, incentrato sulla risoluzione dei problemi con team multidisciplinari, che produce soluzioni end-to-end competitive che soddisfano clienti, utenti e dipendenti.

Quando si aggiunge “pensare” alla parola “design”, si tratta di processo, cioè arrivare a un risultato permanente utilizzando le skills di tutti i collaboratori.

 

Design thinking e problem solving funzionano davvero insieme?

Per spiegare meglio l’utilità del design thinking nel problem solving si può fare riferimento a una storia popolare dell’Europa orientale. La favola ha come protagonista un viaggiatore che, appena arrivato in una nuova città, bussò alla porta della prima casa che vide per chiedere del cibo. Il proprietario rifiutò la richiesta perché in quel periodo il villaggio era afflitto dalla siccità.

Quando il viaggiatore raggiunse il centro della città, decise che doveva fare qualcosa per non morire di fame. Tirò fuori le pentole dal suo sacco, accese il fuoco e preparò le stoviglie come se dovesse cucinare. Infilò poi la mano nella borsa e tirò fuori una pietra. Posò la pietra sul fondo della pentola e iniziò a mescolare. Incuriositi, gli abitanti del villaggio cominciarono a fermarsi.

“Cosa stai facendo?” chiese uno.

“Sto preparando una zuppa di pietre, ma con un po’ d’acqua sicuramente sarebbe più buona”, rispose il viaggiatore.

“Ho un po’ d’acqua nel mio pozzo”, disse a quel punto il paesano. Quindi dopo poco tornò con dell’acqua.

“Chissà sapore avrà la zuppa di pietre” disse un terzo.

“Beh, avrebbe un sapore migliore con alcune carote.” Dopo aver sentito ciò, un altro abitante del villaggio corse a casa sua per prendere alcune carote dal suo giardino. Un terzo abitante portò del cavolfiore e così via, fino a quando la zuppa di pietra divenne un delizioso stufato. Il viaggiatore condivise la sua cena con gli abitanti del villaggio, e tutti mangiarono la zuppa di pietra.

Il Design Thinking è la pietra. Quando viene applicato il Design Thinking, l’intero team si riunisce per risolvere in modo collaborativo grandi problemi. Infatti la fiaba dimostra che i paesani avrebbero abbastanza cibo da mangiare, se solo lavorassero insieme.

Può essere indicato come un framework, un tool o una mentalità: il design thinking viene utilizzato per risolvere problemi complessi e innovare attraverso l’empatia, l’ideazione, e la creazione.

 

I vantaggi del Design Thinking nella risoluzione dei problemi

Design thinking è un approccio profondamente collaborativo, perfetto sia per risolvere questioni tecniche che umane. Per risolvere un problema utilizzando la tecnica del design thinking è necessario il contributo di molte discipline. Il vero valore sta nello scambio di conoscenze e idee tra esperti e professionisti delle diverse sezioni che compongono un’azienda. Gli scenari di utilizzo sono tanti, dall’elaborazione di nuove metodologie di lavoro all’invenzione di nuovi modelli di organizzazione.

Non solo questioni lavorative quindi. Il Design Thinking riguarda anche il problem solving umano, incluso il problema aziendale o tecnico. Alla base infatti, si tratta di una pratica formalizzata che risolve i bisogni umani nel modo più olistico possibile, tenendo presente l’intero spettro dei criteri di successo: l’approccio è profondamente collaborativo.

Design Thinking significa allontanarsi da una prospettiva che contempla soltanto il punto di vista tecnico, verso altri punti di vista veramente interdisciplinari e collaborativi del pensare e del fare. Design Thinking riunisce le discipline per trovare in modo collaborativo soluzioni all’interno di un sistema altamente complesso e multistrato come è il contesto aziendale.

 

L’obiettivo del Design Thinking? Trovare una soluzione

Il nostro sistema cognitivo è progettato in modo tale che tutti i nostri sensi funzionino in modo da ridurre il carico psicologico. Il nostro cervello si concentra solo sui dettagli che risolvono il problema.

Così come in un testo le parole in grassetto aiutano il cervello a focalizzare l’attenzione, la metodologia del Design Thinking aiuta a concentrare l’attenzione solo sulle informazioni pertinenti atte a risolvere il problema. Come fare? Per esempio una delle tecniche più utilizzate è quella di scrivere tutti i passaggi in foglietti post-it da appendere per avere un quadro il più completo possibile. A tal proposito va bene anche costruire una mappa. Questo aiuta non solo a ragionare meglio ma anche a unire i punti fondamentali e a focalizzarsi solo su ciò che è veramente utile nella risoluzione del problema. In questo modo l’attività cognitiva del cervello è facilitata e il carico di informazioni è ridotto.

Il Design Thinking applicato al problem solving è un modo di pensare basato sulla soluzione, che pone la domanda “quale problema sto cercando di risolvere?”. In secondo luogo, questo modo di pensare differisce da altre forme di risoluzione dei problemi, identificando e determinando gli aspetti noti e sconosciuti del problema per scoprire parametri nascosti e aprire percorsi alternativi che potrebbero portare alla soluzione.

Questa forma di pensiero creativo include anche una serie di linee guida:

  • Definire il problema;
  • Creare e considerare molte opzioni;
  • Come risolvere;
  • Cosa ha funzionato.

In conclusione, tutti noi possiamo essere design thinker ed essere coinvolti nel processo di creazione di una soluzione al problema. L’idea è che l’output del processo fornirà una risposta migliore di quella già disponibile o, se non è disponibile nulla, qualcosa di completamente nuovo.

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