DOOH

DOOH: tecnologie e performance al servizio dei brand

Redazione Deva

9 dicembre 2019

Faremo finta di non sapere che la prima cosa a cui avete pensato è Homer Simpson. Sappiamo benissimo, infatti, che la seconda cosa che vi è venuta in mente nel leggere DOOH è Digital Out Of Home, cioè l’insieme delle tecnologie e dei servizi che riguardano insegne digitali e contenuti promozionali posti in aree pubbliche.

DOOH, di cosa si tratta esattamente

Come abbiamo già accennato, l’acronimo DOOH indica l’insieme delle tecnologie e dei servizi che riguardano i contenuti pubblicitari digitali che possono essere fruiti al di fuori dell’ambiente domestico. Stiamo quindi parlando di stazioni e aeroporti, centri urbani e mezzi di trasporto, ma anche centri commerciali, ascensori oppure luoghi di aggregazione, tanto per fare qualche esempio.

Il settore Out Of Home ha alle spalle una lunga storia, ma ultimamente sta conoscendo una nuova vita ed un rapido e significativo sviluppo proprio grazie alle nuove tecnologie, che rendono possibili cose che fino a poco fa non erano neppure immaginabili. Non ci sono solo schermi e monitor che attirano l’attenzione del passante più frettoloso, ma anche formati pubblicitari in grado addirittura di interagire con il pubblico: ne è un esempio McDonald, che in Spagna regalava un caffè a tutti coloro che sorridevano al cartellone.

Una pubblicità che tende a rimanere impressa, vero?

Proprio la possibilità di creare campagne sempre più smart ha permesso una rapida crescita del DOOH: un report di Market Insights Reports stima che il mercato del Digital Out of Home raggiungerà e supererà i 34 miliardi di dollari entro il 2025. Vi sembra poco? Provate a considerare che il DOOH nel 2019 costituiva il 40% del totale dell’Out of Home e che presumibilmente ne trainerà la crescita nei prossimi anni.

Out of Home e Digital Out of Home: le tipologie

La pubblicità al di fuori delle mura di casa caratterizza i nostri paesaggi urbani già dal XVIII secolo, ma negli anni ha conosciuto importanti innovazioni tecnologiche che aumentano l’impatto di questa forma di comunicazione. Possiamo quindi riconoscere all’interno di questo settore numerose tipologie di mezzi, tra le quali possiamo distinguere:

  • Traditional OOH: si tratta di pubblicità statiche o immobili, come cartelloni, manifesti, affissioni, insegne luminose, poster di uno scroller;
  • Digital OOH: in questo caso i contenuti pubblicitari sono dinamici e animati e possono addirittura interagire con il passante attraverso schermi touch screen, l’interazione con i dispositivi mobili, il riconoscimento facciale, la rilevazione di movimenti oppure l’identificazione di eventi come ad esempio le condizioni meteo. In questa categoria rientrano anche schermi LED o LCD, videoproiezioni oppure la riproduzione di ologrammi;
  • Ambient advertising: si parla dell’uso particolare di media inediti, come attività di guerrilla marketing, street marketing ed eventi sul territorio.

Si può anche procedere ad un’ulteriore distinzione in base al luogo in cui è collocato l’impianto OOH. Esistono infatti mezzi outdoor, collocati in ambienti esterni, e mezzi indoor, posizionati all’interno di un ambiente chiuso come ad esempio le stazioni, i centri commerciali, l’interno dei mezzi di trasporto e i negozi. La geo localizzazione di questi dispositivi non è un dettaglio secondario: considerando il contesto e integrandolo nel messaggio pubblicitario è possibile creare un contenuto efficace e memorabile.

Insomma, il paradiso di ogni advertiser!

DOOH: i vantaggi tecnologici

Uno dei principali vantaggi del Digital Out Of Home sta proprio nella capacità di coinvolgere ed emozionare il target, che è potenzialmente composto da milioni di individui. Questo è possibile combinando il grande impatto visivo tipico dei mezzi outdoor con le tecnologie più sofisticate, il tutto unito ad un messaggio moderno per creare una vera e propria esperienza per il passante.

Non sono da sottovalutare nemmeno l’aspetto della percezione del brand, che aumenta la reputazione dell’azienda, e la continuità della pressione pubblicitaria a cui il consumatore è sottoposto mentre è fuori casa.

L’utilizzo dei dati dei consumatori

Uno dei vantaggi del DOOH per le aziende è proprio la possibilità di raccolta e quindi utilizzo dei dati, sia nell’immediato che per la lead generation.

Sfruttare in tempo reale i dati forniti dagli utenti può aiutare a coinvolgere l’utente, rendendolo protagonista in prima persona della campagna.

Vi facciamo solo un esempio: Coca Cola a Time Square aveva lanciato l’hashtag #cokemyname: twittando il proprio nome seguito da questo hashtag veniva creato uno storytelling ad hoc.

Che dire? Un tipo di pubblicità indelebile! Tali tecnologie sono molto utili per le aziende, che possono usare anche in un secondo tempo i dati ottenuti, come ad esempio l’indirizzo email chiesto da un totem per inviare la foto scattata in una location, per aiutare la lead generation.

Non solo, i dati che possono essere rilevati sono diversi: tipo di connessione, abitudini di navigazione, dati sulla posizione, momenti di vita degli utenti, possono essere utilizzati per personalizzare il messaggio, offrendo un’esperienza sempre più integrata.

L’applicazione di quanto sopra è certamente vincolata alla scelta del messaggio giusto, veicolato nei tempi giusti poiché il tempo di esposizione al messaggio pubblicitario per singolo utente è ridotto. Questo comporta la necessità di adattare il contenuto di conseguenza, con ritmi più serrati e messaggi maggiormente assimilabili, il tutto coadiuvato con gli strumenti di audience measurement più idonei, che dipendono strettamente dal mezzo coinvolto e dall’obiettivo definito.

Creare una strategia di DOOH advertising d’effetto può essere fondamentale per dare una svolta al marketing un’azienda, vincolo fondamentale un piano definito nel minimo dettaglio.

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