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Rebranding: tendenze e applicazioni

Redazione Deva

20 gennaio 2020

Tutti, ogni tanto, sentiamo il bisogno di cambiare e di presentarci al mondo con un’immagine nuova di zecca, che continui a rappresentarci ma che al tempo stesso non risulti “fuori moda”. Aziende e brand non fanno eccezione: l’occasione perfetta per ringiovanire la propria immagine è quella offerta dal rebranding. Si tratta, in poche parole, di dare vita in maniera coerente ad una nuova identità del marchio, più in linea con le tendenze attuali della società

Il processo di rebranding dovrebbe far parte della normale vita di un brand, tuttavia l’anno che si è appena concluso ha visto alcune riprogettazioni davvero notevoli. Dai servizi digital alla moda, vediamo quali sono stati i rebranding più memorabili del 2019.

 

Il rebranding di Facebook: anche il social rivede il suo look

Il rebranding di Facebook è l’occasione per fare finalmente chiarezza per quanto riguarda il mondo di Mark Zuckerberg. Il nuovo logo, infatti, dovrebbe rappresentare la società capogruppo, proprietaria di molti marchi tra cui Facebook, Instagram e Whatsapp.

Facebook, infatti, finora aveva usato il marchio dell’omonimo social network per rappresentare l’intera società, che però negli ultimi 15 anni si è evoluta in un modo che imponeva chiarezza, anche visiva. L’azienda ha quindi deciso di distinguersi graficamente dalla piattaforma che gestisce. La scritta Facebook assume quindi un carattere molto generico e appare declinata in più colori: il classico blu per Facebook, rosa per Instagram e verde per Whatsapp, tanto per fare qualche esempio.

 

Il nuovo logo in controtendenza di Zara

Il logo è quell’elemento che permette di riconoscere il brand già alla prima occhiata ed è di fondamentale importanza. I principali marchi del mondo della moda hanno quindi cercato di rendere più riconoscibili i propri loghi, ottimizzandoli anche per il mondo digital, rendendoli così più minimali e leggibili. Zara, marchio del gruppo spagnolo Inditex, anziché seguire questa tendenza ha voluto andare nella direzione opposta, attirandosi anche qualche critica. Il nuovo logo è infatti composto da caratteri sinuosi e in parte sovrapposti che risulterebbero, a sentire i pareri sui social network, poco leggibili. Voi cosa ne pensate?

 

Il rebranding di Pandora

Uno dei punti di forza di Pandora, quello che contribuisce a creare lunghe file fuori dai suoi punti vendita (soprattutto nei periodo di festa) è la creazione di gioielli di buona qualità a prezzi convenienti. Nonostante il suo successo, il brand ha sentito il bisogno di mostrare al mondo un logo e un monogramma aggiornati. Pandora punta sul creare riconoscibilità utilizzando il colore rosa in tutti i punti di contatto con il consumatore; questo “pink mood”, insieme all’abbandono del font Optima a favore di un Sans Serif e al ridimensionamento della corona sulla O, contribuisce a creare un’immagine più fresca e moderna.

 

Rebranding 2019: il nuovo logo geometrico di Fox Entertainment

Lo conosciamo tutti: Fox Entertainment è il network televisivo che ha portato nelle nostre case X-Files, I Simpsons e molti altri programmi di grande successo. Anche Fox ha ceduto alla “febbre del rebranding” che sembra aver conteggiato molti marchi nel 2019 e ha svelato il suo nuovo logo durante gli ultimi Emmy Awards. Con questo cambio di immagine anche Fox cerca di distinguersi in un panorama in continua evoluzione, segnato dall’entrata in scena di dozzine di compagnie di streaming, Netflix su tutte. L’identità aggiornata ha un aspetto molto più geometrico: le grandi lettere sembrano scomporsi e ricomporsi attorno al nome della rete, diventando la base per un motivo di sfondo. La nota negativa è che questa estrema semplificazione delle forme tende a rendere difficili da leggere le lettere; in particolare, la F tende ad essere confusa con una V.

 

La nuova immagine di Reebok si ispira al passato

Il nuovo logotipo e l’ideogramma di Reebok, che apparirà su tutti i prodotti del marchio a partire da gennaio 2020, riprende la ricca eredità del brand. La nuova identità è infatti un ritorno al logo Vector, introdotto per la prima volta nel 1992; per l’occasione è stato ripulito e modernizzato per interpretare il nuovo corso del brand, che oggi fa parte del gruppo tedesco Adidas. Torna anche il colore blu, che sostituisce il nero, dando un’immagine più soft e “american style”. Insomma, un logo che punta a far innamorare di nuovo i vecchi consumatori e ad attirare le nuove generazioni. Ci riuscirà?

 

Rebranding 2019: la nuova identità di Yahoo

Il 2019 è stato l’anno del rebranding di Yahoo, uno dei pionieri di internet. Fondato nel 1994, il portale rappresentava per molti l’intero web perché aiutava le persone a connettersi con il mondo grazie ai diversi servizi che metteva a disposizione.

La nuova identità grafica di Yahoo ha l’ambizione di essere “audace e sicura”: il logo continua ad avere la sua accezione divertente ma diventa più semplice e flessibile. L’idea che posiziona Yahoo come amplification brand, in grado appunto di amplificare le cose importanti, è rappresentata dal punto esclamativo di Yahoo!, che insieme alla Y diventa un monogramma minuscolo e geometrico ma in grado di farsi notare. Il monogramma Y! diventa la base per creare una strategia di architettura del brand semplice e flessibile, che si adatta a diversi formati e a diverse dimensioni.

 

Rebranding: quasi una necessità

Ognuno dei brand raccontati in questo articolo ha dato al rebranding del proprio logo la direzione più consona alle esigenze del proprio prodotto.

L’indicazione è sicuramente quella di snellire le linee ed essere il più immediati possibili, mitigando il tutto con le peculiarità dell’azienda e della propria linea comunicativa per rendere la propria identità sempre più impattante.

Quello che è certo è che mantenersi al passo con il cambiamento anche per quanto riguarda le linee stilistiche è sempre più necessario per cambiare insieme allo scenario attuale, in continua evoluzione, per non rimanere mai indietro.

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