CONTENT STRATEGY

User Generated Content: come aumentare l’affidabilità del brand

Redazione Deva
29 ottobre 2019

Il vero goal delle aziende in un periodo storico che vede nella comunicazione un settore in continuo sviluppo è dato in larga parte dalla possibilità di accorciare le distanze tra marketer e consumatori, una delle soluzioni e data dagli UCG, User Generated Content.

Qual è l’elemento che rappresenta il vero ponte tra la fiducia dell’utente consumatore e il concetto legato al brand? Questa è sicuramente la domanda delle domande per qualsiasi azienda nell’era del digital. La risposta che siamo in grado di dare sulla base di analisi e sondaggi condotti dagli studi di settore è la seguente: l’autenticità del prodotto.

Le problematiche davanti alle quali i marketer si trovano a compiere scelte e ad adottare una strategia piuttosto che un’altra sono ogni giorno diverse e variegate e non sempre semplici da affrontare. Sappiamo quanto il mondo della web-usability e, più in generale, della disintermediazione tra prodotto e consumatore sia in costante cambiamento e sia difficile da seguire nelle proprie dinamiche. Offrire contenuti sempre coinvolgenti a seconda del momento, del trend, della tendenza in atto non è un’impresa agevole.

Le campagne di lead generation nascono proprio per questo motivo: creare un canale diretto con un pubblico realmente interessato a quello che l’azienda offre. Di fatto è attraverso le diverse metodologie di lead generation che siamo in grado di vendere e di attirare un pubblico targettizzato in maniera efficace su un bacino di utenza caratterizzato da grandi numeri che effettivamente risponderà alla domanda.

Il divario creatosi negli anni tra un contenuto pubblicitario smaccatamente commerciale veicolato attraverso canali che nascono allo scopo di creare una disintermediazione reale e gli utenti, è andato ampliandosi negli ultimi anni. Questo fenomeno è andato caratterizzandosi attraverso una continua e a tratti spossante esposizione del pubblico a contenuti a carattere pubblicitario on-line. Per questo la tendenza ha cominciato a declinarsi sempre maggiormente a seconda delle esigenze dell’utente.

E se la montagna va da Maometto, è per questo che il contenuto sente l’esigenza di essere cucito sempre di più addosso al consumatore e di avvicinarsi maggiormente alla sua quotidianità. Per operare questa transizione i fattori da prendere in considerazione sono fondamentalmente due: il fattore umano e la credibilità. Conditio sine qua non per andare a creare quell’aura di spontaneità ormai fondamentale per avvicinare l’utente al contenuto e, dunque, al prodotto.

 

UGC: come utilizzarli per fidelizzare il cliente

Per andare ad indagare le cause e le motivazioni per cui a rappresentare la leva principale tra fiducia del cliente e brand sia l’autenticità dei prodotti venduti o servizi offerti (specie on-line), abbiamo fatto riferimento ai numeri e alle percentuali riportate da uno studio condotto da Stackla.

Il rapporto di Stackla ci fornisce preziose intuizioni che ci aiutano a definire in maniera più netta e marca che cosa interviene in quel ponte rappresentativo e fondante dell’universo e-commerce formato da contenuto on-line e ciò che i marketer realmente forniscono.

Nel contesto “macro” relativo al numero di aziende coinvolte dallo studio intrapreso da Stackla, 1.500 consumatori a margine di 150 marketer B2C negli Usa, nel Regno Unito ed in Australia, è stato possibile giungere a conclusioni assolutamente nette in termini di numeri riguardo alle tipologie di contenuti che influenzano le esperienze di acquisto dei consumatori.

In sostanza, che cosa è che si aspetta il consumatore utente dal contenuto web?

Ebbene, il 90% dei consumatori afferma che l’autenticità sia essenziale per scegliere su quali brand fare affidamento e l’83% dei marketer concorda sul fatto che l’autenticità risulti essere l’asset essenziale per il proprio marchio, a partire dagli User Generated Content.

Il segreto è, del resto, sempre quello di rispondere a tutte le domande che un marketer dovrebbe porsi prima di andare on-line: “Ecco utente, il mio contenuto è qui per soddisfare il tuo bisogno.” Se questo non avviene non è sempre e solo un problema di lead generation ma può essere rappresentato dalla scarsa autenticità del prodotto in sé.

 

User Generated Content: engagement e coinvolgimento dell’utente

Tuttavia, il 51% dei consumatori afferma che meno della metà dei brand genera dei contenuti che risultano come autentici.

Il coinvolgimento dell’utenza attraverso contenuti accattivanti rappresenta inoltre il secondo grande tema su cui puntare la propria attenzione in direzione di una strategia di marketing digitale vincente.

Il 79% dei marketer afferma che gli UGC hanno un forte impatto sulle proprie decisioni di acquisto. Il coinvolgimento è direttamente proporzionale all’immedesimazione che il contenuto smuove nell’utente consumatore, motivo per il quale quando un utente parla di un marchio in un proprio contenuto, questo risulta ancora più accattivante ed autentico di un contenuto auto prodotto.

La vera sorpresa del sondaggio preso in esame è senza dubbio rappresentata dalla visione che ne esce a proposito dei contenuti creati dagli influencer, tematica che illustra un misero 8% di consumatori che conferisce valore aggiunto al brand grazie all’apporto di influencer

(nonostante questo ultimo dato, il 49% dei marketer prevede di aumentare il proprio investimento in influencer marketing nel corso dell’anno 2019).

Gli User Generated Content rappresentano, alla luce di queste analisi, il vettore più persuasivo e veloce per rendere facilmente ricordabile il proprio brand al bacino di utenti interessati. Il porre i propri consumatori e fan sotto ai riflettori lasciando che siano loro a creare il contenuto porta l’audience a sentire maggiormente l’accessibilità a quel prodotto.

Lo vediamo nell’industria della cosmesi attraverso i video-tutorial o le tendenze su Instagram relative alle maggiori etichette di moda e bellezza. Condividere il proprio punto di vista da arte di un utente base che non risulti agli occhi del grande pubblico come un influencer, è il più convincente tra gli spot.

L’esperienza personalizzata per l’utente rappresenta il punto focale sul quale basare la fiducia riposta nel marchio. Il 67% dei consumator considera mediamente importanti le esperienze personalizzate fornite dal brand ma solo il 29% dei marketer le ha pianificate per il 2019.

È opportuno riflettere sul fatto che il 51% delle persone è più propenso a continuare ad impegnarsi e acquistare con un brand che condivide le loro foto, video o post.

Andando a delineare un panorama di carattere generale rispetto alla diversificazione dei settori industriali presi in esame dal sondaggio e che dimostrano quanto non tutti i settori ovviamente siano uguali, possiamo così sintetizzare le stime:

🌎 Destinazioni – L’89% degli utenti pubblica un’esperienza positiva.
🍣 Ristorazione – L’85% degli utenti pubblica un’esperienza positiva.
👜 Abbigliamento e accessori – Il 71% degli utenti pubblica un’esperienza positiva.
💄 Prodotti di salute e bellezza – Il 65% degli utenti pubblica un’esperienza positiva.
🚗 Nuovo veicolo – Il 62% degli utenti pubblica un’esperienza positiva.

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